venerdì 12 dicembre 2008

Leadership

Qui nun se n’esce: occorre decisione.
Er bianco ha da esse bianco, er nero nero.
Ma la sinistra è tutta un “forse”, “spero”,
de centomila idee e gran confusione.

Saremo democratici, è anche vero,
ma qua bisogna dà una direzione
che ispiri compattezza alle persone
o il rischio è de contà meno de zero.

D’Alema più Veltroni più Rutelli.
Chi tira da una parte, chi resiste,
se famo noi le lotte coi cortelli

e intanto Berlusconi spigne e insiste
perché nun c’ha bisogno de cervelli
ma premia i più obbedienti nelle liste.

giovedì 11 dicembre 2008

La questione morale

Bisogna rifondà un’opposizione
su basi più concrete e meno vaghe.
Dovemo sbarazzasse delle piaghe
ma non con la carota: cor bastone!

I Villari, i Rutelli, la Binetti
se facciano un partito tutto loro.
Mejo partì da zero, con decoro,
e mette fin da subbito i paletti

che stare in equilibrio fra gli opposti
e fare poi la conta alle poltrone
co’ tutti in gara pe’ “li mejo posti”.

Vojo un partito e non un minestrone;
dovemo ripulisse a tutti i costi:
prima i valori, e doppo le persone.

martedì 9 dicembre 2008

NonDante

“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura”

Ciò nonostante, per quanto fosse dura,
l’eretta via non venne più smarrita.

a goccia a goccia
la vodka in una roccia
e quando sarai alticcio
ti piaccia o non ti piaccia
conoscerai la feccia
e ci farai bisboccia
ma questo non ti cruccia.

Lost & Found

Io non conosco altro amore
che camminare al tuo fianco

Ombra che acquista sostanza
in tua presenza ed ha peso
finché non sono diviso
da te.

Mi perdo in ogni momento
e non riesco a decidere
che cosa voglio davvero

perché non voglio più niente
tranne che esserti accanto.

giovedì 4 dicembre 2008

Villari: raggiunto er fonno, se scava.

De Villari che dì? Cosa ne penso?.
Lo guardo e me vergogno. So’ schifato.
E penso a cos’è er senso dello Stato:
ma qui nun c’è lo Stato. E nun c’è senso.

Intervistato ieri dichiarava:
“Trovate un altro nome e me dimetto.”
“Er nome ce l’abbiamo.” – “Allora aspetto,
perché nun mollo un posto che pagava.”

“Ma scusi, era lei stesso che ha promesso.”
“Comunque me rimagno ciò che ho detto.”
“Perché, cos’è cambiato?” – “Nun so’ fesso.

Me so’ venduto e quindi nun permetto
che vada tutto in fumo proprio adesso
che me so’ smascherato come abbietto.”

Ancora sulla Carfagna

Diciamo pane ar pane e vino ar vino:
Guzzanti padre nun è mica matto
se s’avvelena ancora pe’ quer fatto,
tra verità e leggenda, der pompino.

Pe’ fa’ il ministro ce vo’ uno adatto
e cita er caso de Italo Bocchino
che è vicecapogruppo e ha ner destino
quello che serve pe’ fa’ ‘n artro scatto.

Ma la Carfagna, raggiunta ce dichiara:
“Io sono bella ma nun sono sciocca,
a fare la ministra, una se impara.”

E il cavaliere je pende dalla bocca,
tutto contento, co’ n’idea ben chiara:
‘Pari Opportunità’, a qualunque gnocca.

Nullum crimen sine poene

Nell’incertezza, alcolica e serena,
su ciò che sia accaduto in quella sera
(perché la mia memoria è menzognera
dopo una notte di ubriachezza piena)

non proverò a ingannarvi su chi c’era
dentro al mio letto dopo quella cena
di cui, confesso, ricordo a malapena
le circostanze e il luogo o la maniera;

dirò piuttosto dell’attimo infinito
in cui dal sonno riemergo alla coscienza
per avvertire qualcosa indefinito

che poi si incarna nella tua presenza;
e mi sorprendo felice e intorpidito
a chiedermi se è vero o fantascienza.

lunedì 1 dicembre 2008

Vaticano: cosa intendiamo noi per 'depenalizzare'

“Finché ce sta quarche paese santo
che mette i froci in gabbia o sulla forca
nessuno se rizzela più de tanto
si qua in Italia je la famo sporca.

Ma si ner mondo leveno er reato
quelli vedrai che mangeno la fojia
e chiederanno pure in questo Stato
er matrimonio vero, Dio nun vojia!

Teneteli in galera, date retta,
è per amore a Cristo che vi invito.
Semmai propenderei per una stretta:

‘tajio der pene ar frocio pervertito’.
Signori miei dell’ONU, che disdetta:
peccato che er Nazzismo sia finito.”


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dal Corriere della Sera 1/12/2008

Mons. Migliore, osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite
Vaticano: «No alla depenalizzazione
dell'omosessualità da parte dell'Onu»

Bocciato il progetto avanzato dalla Francia a nome della Ue: «Si creeranno nuove e implacabili discriminazioni»

CITTA' DEL VATICANO - L’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, boccia il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare a nome dell’Unione europea all’Onu per la depenalizzazione universale dell’omosessualità. «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale», afferma il vescovo in un’intervista all’agenzia stampa francese "I.Media". «Il catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un`altra». «Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi - afferma mons. Migliore - si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».

Quarto potere (un quarto del potere)

Anticamente era “Rassegna Stampa”;
adesso invece “Stampa Rassegnata”.
Come una macchina teleguidata
che viaggia sempre sulla stessa rampa.

Per ogni cosa arriva un’imbeccata:
e, d’artra parte, chi de questo campa
nun fa er leone e tiene giù la zampa.
Mai quarche inchiesta che nun sia approvata,

mai una domanda fatta cor vetriolo,
mai un giornalista che risponda a tono;
solo notizie tipo: “Nonno solo

trova l’affetto der nipote buono”
o “Sulle tracce dei pinguini al Polo”
o “I nuovi single: ecco come sono”