martedì 25 novembre 2008

Inappartenenza

Papà era buono fino nel profondo.
Credo incapace di lasciarsi andare
e un po’ spaesato dentro questo mondo
lui che viveva senza mai parlare.

Mamma era forte, intelligente, schietta.
Tutto il suo amore era nelle sue azioni;
persona pratica, dura, diretta
per niente incline a baci ed effusioni.

E io ero il figlio a cui non manca niente,
che vive ai margini e si chiama fuori.
Di sé non parla. È molto intelligente

ma troppo chiuso. Sembra che vi ignori.
O forse chiede solo e unicamente
che vi addentriate nei suoi territori.

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