martedì 25 novembre 2008

Ozymandias

Le gambe molli, il mio cuore in affanno,
l'attesa incerta, il respiro spezzato.
Restituiscimi quanto ti ho dato,
il bene al bene. Non farmi altro danno.

Ma tu riconteggi ogni giorno passato
lo spezzi in minuti, lo sommi in un anno
fai calcoli attenti, non cerchi l'inganno
ma tieni un registro preciso e accurato.

E mentre attendo il giudizio finale,
che tu ricomponga un sofferto totale,
non posso sperare che un colpo di panno

cancelli le colpe che certo ci stanno.
Ammetto senz'altro di avere sbagliato,
fai quello che credi. Comunque ti ho amato.

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